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BARCELONA, 7 - 10 FEBBRAIO 2019


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15 - 18 SETTEMBRE 2018




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LUSSEMBURGO - BELGIO
27 APRILE - 2 MAGGIO 2018

HAN-SUR-LESSE


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SVIZZERA
24 GIUGNO - 2 LUGLIO 2017


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WERDENBERG


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SVIZZERA
24 - 27 GIUGNO 2016





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SCHAFFAUSEN
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Schaffhausen è una città della Svizzera settentrionale, capoluogo dell'omonimo cantone.
I primi documenti della città-stato medievale risalgono al 1045.
Nel 1333 acquisì il privilegio di coniazione. Per un periodo fu sotto il dominio degli Asburgo, ma riottenne la sua indipendenza nel 1415.
Si alleò con Zurigo nel 1457 e divenne un membro a pieno titolo della Confederazione Elvetica nel 1501.
Nel 1944 subì un bombardamento aereo da parte degli Stati Uniti, che la scambiarono per una città tedesca, trovandosi geograficamente oltre il Reno.
Nella parte vecchia della città ci sono bei palazzi rinascimentali.
Neuhausen am Rheinfall è un comune del Canton Schaffhausen celebre per le cascate del Reno.
 
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LUSSEMBURGO e BELGIO
17 - 23 GIUGNO 2016




 
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Lussemburgo è la capitale dell’omonimo Stato.
L'anno 963 segna l'inizio della storia del Lussemburgo. Sui resti di un castellum romano chiamato Lucilinburhuc (piccolo castello), Siegfried fece costruire un castello attorno al quale nel corso dei secoli, si sviluppa una città fortezza.
Nonostante le dimensioni ridotte, il Lussemburgo nasconde diverse attrazioni turistiche: dai vigneti della Mosella, alle case feudali del Medioevo attraverso i siti di controllo dell'acciaio.
Sono inoltre da visitare le casematte del Bock e della Petrusse; si tratta di una straordinaria rete di 17 km di tunnel sotterranei e più di 40 000 mq di rifugi anti bombardamenti in piena città.
Durante le due guerre mondiali, sono serviti come rifugio per proteggere fino a 35000 persone in caso di bombardamenti aerei.
Nel 1994 sono state iscritte, assieme alla città vecchia del Grund, nella lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Le gallerie che attirano ogni anno migliaia di turisti, sono una delle principali attrazioni della capitale.
E’ l'unica città ad essere stata designata per due volte capitale europea della cultura (1995 e 2007).
Tra i numerosi musei d'arte va ricordato il Mudam (progettato Ieoh Ming Pei, famoso per aver creato il Louvre di Parigi), ma anche la Villa Vauban rinnovata nel 2011 e circondata da un parco fiorito.
Il 23 giugno si celebra la festa nazionale e nelle strade si svolgono concerti e feste all'aria aperta. Verso metà agosto, per tre settimane, ospita la Schueberfouer, uno dei più grandi Luna Park d'Europa.

ESCH-SUR-SÛRE


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Esch-sur-Sûre è un comune posizionato sul fiume Sûre, a valle del lago artificiale, Haute-Sûre.
A metà del XX secolo è stata realizzata una diga che forma un bacino idroelettrico che si estende per dieci chilometri nella valle. Il castello che domina il paese si trova su un promontorio che si affaccia su uno stretto meandro del fiume stesso.

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VIANDEN

 
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È un gioiello medievale, situato nel bel mezzo di boschi e riviere.
È un comune del Lussemburgo nord-orientale sul fiume Our, al confine con la Germania.
La città è nota per il suo castello.
Le origini risalgono all'era Gallo-romana, con il nome di Viennensis (rocca).
È uno dei principali centri turistici lussemburghesi, con molti visitatori.
La principale attrattiva è il castello, divenuto un museo con testimonianze della storia della contea.
Nella città sorge anche un museo dedicato a Victor Hugo, che visse per qualche tempo in una casa sulla riva del fiume.
Il castello di Vianden, il più grande castello fortificato del paese, fu costruito fra l'XI e il XIV secolo e diventò la residenza dei conti di Vianden.
Nei secoli successivi, fu ampliato, ma alla fine del XVII inizio il declino a causa del trasferimento dei proprietari, di incendi, di un terremoto e della vendita ad un mercante che svendette arredamento ed elementi strutturali, riducendolo in rovina.
Soltanto dopo la vendita allo Stato, nel 1977, fu possibile avviare ampi lavori di restauro, adesso quasi ultimati. Vianden fu l'ultimo territorio del Lussemburgo ad essere liberato dall'occupazione tedesca durante la Seconda guerra mondiale, nel febbraio del 1945.
Per ricordare la battaglia finale è stato eretto un monumento commemorativo.
In estate è attiva una seggiovia che collega la riva del fiume con il castello da dove è possibile ammirare il panorama sull’intera vallata.
Molto apprezzate sono anche le passeggiate lungo le sue strade storiche e la collina.

 
WILTZ

 
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Denominata la capitale delle Ardenne lussemburghesi, è situata in vicinanza a un lago e al Parco naturale della Haute-Sûre.
È il capoluogo del cantone.
Il nome della città è di origine celtica e significa "nei pressi del torrente".
Il primo documento che cita Wiltz è datato 764.
Il borgo è stato abitato dai Celti, dai Romani e dai Franchi.
Si trovava sulla strada romana che conduce da Tongeren a Treviri, sulle rive del fiume Wiltz.
Nel 1942 Wiltz dette il via ad uno sciopero generale contro i nazisti che fu represso duramente tanto che dopo la guerra fu chiamata la Città dei martiri.
Per ricordare le vittime della repressione dopo lo sciopero generale del 1942 è stato eretto un monumento che rappresenta un faro.
Nel 1944 fu al centro di intensi scontri fra gli Alleati e i tedeschi.
Una delle principali attrattive è il castello che si trova su 600 acri di prati e giardini ed ha centinaia di stanze.
Completato nel 1727, da metà del XIX a metà del XX secolo è stato destinato ad educandato femminile e successivamente a casa di riposo.
È un luogo importante per il movimento scout internazionale.
Ci sono molti campi ed edifici scout nonché il Monumento Internazionale dello scautismo, dedicato a Robert Baden-Powell.
Ogni anno viene organizzato il Festival di Wiltz, una rassegna dedicata alla musica e alle performance artistiche.
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SVIZZERA
26 SETTEMBRE - 3 OTTOBRE 2015





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LUSSEMBURGO e BELGIO
29 APRILE - 3 MAGGIO 2015

 
Il paesaggio del Lussemburgo si è rivelato da subito particolarmente familiare.
Le somiglianze con la Svizzera sono notevoli: il miscuglio di architetture tradizionali e moderne, l'ordine lungo le strade, il decoro dei giardini pubblici e privati, l'abbigliamento e la musica.
Ciò che ho trovato più straordinario è la varietà dei colori della vegetazione che fa da esuberante contraltare al clima uggioso.
L'escursione in Belgio, inattesa e sofferta per il tragitto, è stata interessante.
Finalmente ho potuto vedere il Mar Baltico, a Knokke.
La passeggiata per i caratteristici vicoli lungo i canali di Brugge, tra le case con i tetti come pizzi ed i palazzi come merletti, è stata incantevole.
Nel Gran Ducato di Lussemburgo son presenti oltre cento castelli medievali, molti quali sono di proprietà dello Stato, gestiti da associazioni private di volontari. I più famosi sono certamente il castello di Vianden, il castello di Beaufort, il castello di Clervaux e il castello di Bourscheid.

LUSSEMBURGO


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KNOKKE


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BRUGES


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TUFFO NEL BLU
MALTA, 8 - 11 GIUGNO 2012


 
Qui tutto è blu e azzurro: la Laguna è blu, la finestra è azzurra, le grotte sono blu... perfino il pomeriggio è azzurro.
Un incantevole viaggio blu e azzurro tutto da godere.

 
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LA GRECIA BIZANTINA
GRECIA, 3 - 17 GIUGNO 2011


In questi appunti c'è soltanto la parte minore del racconto del mio viaggio; la parte più significativa rimane negli occhi, nella mente, nello spirito e nel cuore.

SALONICCO


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EDESSA

 
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VERIA


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VERGHINA


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METEORA


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UNA BREVE SOSTA
SLOVENIA, 26 GIUGNO - 4 LUGLIO 2010

Questo viaggio è stato programmato come breve sosta prima del lungo e caldo periodo estivo in ufficio, ipotizzato da diversi anni ma mai realizzato.
Ha soddisfatto pienamente il mio desiderio di una meta rilassante.
L'arrampicata alla sorgente dell'Isonzo è stata entusiasmante. 

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SVIZZERA
14 - 21 SETTEMBRE 2009




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SALONICCO
THESSALONIKI, 13 - 21 GIUGNO 2009
Ho riscontrato in Salonicco molte analogie con Messina: entrambe si affacciano su di un braccio di mare che appare delimitato come un grande lago, entrambe sono state più volte danneggiate dai terremoti, entrambe si presentano con costruzioni storiche isolate in un contesto edilizio più recente e poste sotto l'attuale livello stradale.
Ricca di reperti archeologici, di architetture ed eventi culturali di notevole interesse; un fermento di lavori e restauri, un turbinio di mosaici e icone da lasciare senza fiato.
Giornate trascorse sotto il sole, per strada, nelle piazze, nelle chiese e nei musei oppure a gustare una classica insalata greca ai tavolini dei bar e nelle taverne del centro per poi rilassarmi sulle panchine dei giardini tematici del moderno lungomare, tra le ninfee e le rose.

SALONICCO


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Dietro le mura

Dietro le mura antiche di Salonicco
si consumano ancora
giovani sguardi
e tremule labbra

Dall'altra parte sto io
seduto:
non aspetto più...
riposo

In cima i ragazzi
sperano oltre il mare;
ai piedi io
godo la brezza d'ombra e contemplo sassi.

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SPAGNA
BARCELONA, 2 - 5 GIUGNO 2008

Barcelona rinvia prontamente alla Sagrada Familia, ma oltre ciò è ricca di un'ampia lista di personaggi come Cerdà, Montaner, Gaudì, Piacasso, Dalì, Bohigas ed altri ancora. Allo stesso tempo mostra architetture esemplari come la casa Milà, casa Batlò, parco Guell e presenta proposte urbanistiche notevoli come l'ampliamento del XIX secolo, il risanamento del XX secolo. A tutto ciò si aggiunga la particolare esperienza della scuola di architettura ed di sperimentazione amministrativa. Accoglie con un'atmosfera di vitalità e libertà che inebria. E' una meta classica per chi è curioso di arte, architettura, urbanistica e di... vita! Per tutto questo è stata l'ovvia e soddisfacente destinazione per festeggiare i miei felici quaranta anni.

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FRANCIA
LIONE, 9 - 13 SETTEMBRE 2008
Prima di questa occasione avevo sempre escluso la Francia dai miei piani, sia perché non mi attraeva come paese, sia per le presunte difficoltà di comunicazione.
L'invito di un amico mi ha consentito di avvicinarmi a Lione con la necessaria serenità.
Ho avuto sufficienti indicazioni per muovermi liberamente, ma sono stato anche accompagnato nei posti più rappresentativi, ho conosciuto persone gradevoli e mi si è rivelato una multietnicità accattivante.
LIONE

 
Lione è stata proprio una scoperta interessante.
Città gradevole, ricca di architetture di ogni epoca e spunti culturali di ogni provenienza.
Qui ho avuto modo di passeggiare parecchio e di sentirmi veramente a mio aglio, libero e sicuro di camminare tra i vicoli, lungo i fiumi e nella parte alta della città.

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RITORNO IN SERBIA
BELGRADO, 4 - 8 AGOSTO 2008
Dopo tre anni sono tornato in Serbia per portare a compimento un impegno assunto con me stesso e con alcuni amici... l'impegno è fallito!
Sono rimasto a Belgrado ed ho scoperto una città diversa dalla precedente volta: più viva, con più locali e bar attraenti come se ne vedono pochi dalle nostre parti.
Sono andato fino alle periferie, dove i viaggiatori non arrivano mai, ma dove scorre la vita ordinaria delle persone comuni: ho goduto la loro ospitalità e gustato la cucina casalinga.
Un viaggio con i mezzi pubblici vissuto di giorno, tra i bambini nei cortili dei caseggiati popolari, diverso dalla vita notturna nei locali alla moda sul fiume con i posti riservati ai personaggi equivoci.
Le passeggiate al centro, nel parco di Kalemagdan, lungo il Danubio, le molte soste nei bar e sulle chiatte, la cena a Skandalija...
Una vacanza breve e serena.
BELGRADO


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SVIZZERA
20 - 27 APRILE 2007


ZURIGO


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LUGANO


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RICERCA DELLE RADICI

SERBIA, 29 GIUGNO - 3 LUGLIO 2005
L'approccio non è stato dei più confortanti, ma non è mancato il senso di avventura e di adattamento.
Un viaggio intenso e ricco di storia, cultura e arte.
Una meta di povertà composta e dignitosa, di forza e di cura: una vecchietta seduta sulla soglia di un negozio chiuso non mendica, vende fiori di campo; una autista scende dal filobus arrugginito e sistema il pantografo sotto i cavi elettrici; un guardiano sfalcia il prato e innaffia con cura le aiuole del giardino pubblico.
Mi sono sentito un poco smarrito e confuso quando sono andato a Kraljevo: un lungo viaggio in corriera, una giornata uggiosa, la sconfortante ansia.
Andiamo... anzi no... sarà per un'altra occasione... se mai sarà. Ma abbiamo visitato anche luoghi affascinanti e remoti.
BELGRADO

 
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KRALJEVO


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MANASJA

 
E’ uno dei monumenti più significativi della cultura medievale serba della (scuola Morava).
Il monastero fu costruito tra il 1407 al 1418 dal despota Stefan Lazarevic, divenendo in breve un centro culturale dello stato, famoso tra il XV e XVI secolo le sue trascrizioni e traduzioni (scuola Resava).
Il complesso è composto dalla chiesa, dal refettorio (scuola) e dalla cinta muraria con 11 torri.
Durante i cinque secoli di dominazione turca, il monastero è stato danneggiato e saccheggiato più volte.
Nel XVIII secolo il nartece, utilizzato dagli austriaci come deposito di munizioni, è stato danneggiato da un’esplosione.
Gli affreschi di Manasija, anche se gravemente danneggiati, appartengono ai capolavori della pittura murale medievale.
E’ ben conservato il ritratto del despota Stefan; nelle absidi possono essere ammirate le magnifiche figure dei santi guerrieri; nella parte superiore sono dipinte alcune scene della vita di Gesù e delle parabole del Vangelo; nella cupola principale sono rappresentati i profeti del Vecchio Testamento; sull'altare sono dipinte la Comunione degli Apostoli e una processione di padri della Chiesa con il primo arcivescovo serbo San Sava.
Sui pilastri sono ben conservati alcuni medaglioni con busti di santi, sul pilastro sud si trova la figura di San Michele Arcangelo e sul pilastro nord quella di San Pietro di Alessandria

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RAVANICA

 
Il complesso monastico e la chiesa dell'Ascensione occupano un posto importante nella cultura medievale serba, sia per il ruolo storico che per lo sviluppo dell’architettura, della scultura ornamentale e della pittura serba. E’ stato costruito dal principe Lazar tra il 1375 al 1387. Il corpo del principe Lazar, morto in combattimento contro i Turchi, fu portato dal Kosovo a Ravanica, che divenne meta di pellegrinaggio attorno alla quale si è sviluppato il culto del principe martire e degli eroi del Kosovo che avevano combattuto con lui. Tra il XV e XVIII secolo fu una scuola monastica non soltanto per la trascrizione di opere classiche ma anche per la scrittura di originali. Dopo la fallita ribellione del 1689-1690 i monaci dovettero fuggire dalla Serbia portando in Austria non solo le reliquie del principe Lazar, i loro libri più preziosi e vasi liturgici, ma anche una tradizione di lavoro e la letteratura orale degli eroi del Kosovo, mentre il monastero andò in rovina. Ravanica, per i sei secoli della sua esistenza, fu costantemente il bersaglio di rappresaglie turche. Il monastero è stato distrutto e incendiato più volte tra il 1396 e il 1436. Nel 1568 Marcantonio Pigafetta ha espresso il suo stupore per la bellezza e lo stato di conservazione degli affreschi. Nel 1686 numerosi monaci furono uccisi, la chiesa e le fortificazioni furono demolite e incendiate. Quando nel 1717 lo ieromonaco Stefan tornò al monastero abbandonato trovò la chiesa ricoperta di alberi. La ricostruzione iniziò nello stesso anno e quando Stefan morì nel 1729 era ancora incompleta. Con lo stesso materiale dalle rovine furono ricostruite le celle, il refettorio ed il nartece. Gli affreschi danneggiati furono ritoccati e le parti distrutte furono dipinte nuovamente. L'intero complesso monastico è un insieme architettonico di rilevante importanza. Fu il primo monastero serbo ad essere così massicciamente fortificato. Monasteri di questo tipo in Serbia erano certamente il risultato di un costante pericolo di attacco da parte dei Turchi, un pericolo particolarmente drammaticamente concretizzato nel 1371. La chiesa dell'Ascensione ha una caratteristica forma a trifoglio e un insolito nartece aperto di fronte alla chiesa. Il disegno è stato influenzato dalle chiese del Monte Athos. Sia le decorazioni scultoree che le raffigurazioni dipinte a Ravanica hanno costituito un modello per gli la costruzione delle chiese Morave fondate da Lazar e dalla sua famiglia.
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CROAZIA
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SPALATO


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SVIZZERA
1998


LUGANO


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SVIZZERA
1995


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SVIZZERA
1993


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SVIZZERA
1992


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COIRA


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LUCERNA 


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