Ho trovato nella mia biblioteca sei libri sulle civiltà precolombiane (tre dei quali specificatamente sugli Inca) acquistati tra il 1986 e il 1987.
Il mio sogno di andare in Perù è nato in quel periodo, è cresciuto tra quelle pagine, è diventato maggiorenne nel cassetto e oggi, adulto e vaccinato, si è realizzato con questo viaggio.
Ho potuto finalmente percorrere le strade, risalire i terrazzamenti, sfiorare le pietre, passare le porte trapezoidali, vedere le montagne sacre, descritte nei testi, riprodotte nei disegni, immortalate nelle fotografie di quei libri ingialliti.
Ma, oltre il fascino misterioso delle civiltà precolombiane, il Perù ha saputo mostrare i suoi più sorprendenti aspetti paesaggistici, naturalistici, storici, architettonici, artistici, religiosi, culturali... umani.
E' stato un viaggio impegnativo ma ampiamente ricompensato da tutte le esperienze vissute.
LIMA
Lima è stata fondata da Francisco Pizzarro il 6 gennaio 1536, per questa ragione è chiamata la Città dei Re [Magi].
Nel 1569 fu scelta come sede americana dell'Inquisizione.
La struttura coloniale attuale risale alla ricostruzione successiva al terribile terremoto del 1746 che la distrusse quasi totalmente.
Oggi è una metropoli vitale e caotica che presenta tutte le contraddizioni delle città cresciute troppo rapidamente con l'afflusso di popolazione proveniente da ogni parte del paese in cerca di fortuna.
Una sosta imprevista offre una buona occasione per approfondire la conoscenza della città.
Miraflores, Plaza San Martìn, Jiròn de la Union, Iglesia de la Merced, Plaza de Armas, Catedral e Palacio Arzobispal, Museo de Sitio, Botega y Squadra, Basilica de San Francisco, Iglesia la Soledad, Parque de la Muralla, Plaza Bolivar, Museo de la Inquisizion, Iglesia di Santo Domingo, Templo de San Martìn de Porres Santuario de Santa Rosa de Lima, strade, stradine, mercati e negozi, chiostri di palazzi coloniali e monasteri...
Ogni giorno è una festa: il coreografico cambio della guardia al palazzo presidenziale, la parata militare in costume in piazza San Martìn, la competizione bandistica tra le scuole, le processioni delle confraternite, la lettura biblica del predicatore matto e gli sberleffi degli uditori, le offerte degli ambulanti e gli inviti dei negozianti, i ristoranti e bettole, i carri [armati] e i poliziotti, i suonatori e i suonati.
AREQUIPA
Arequipa deriva dal quechua ari qhipay (si, fermatevi qui).
Sorge sulle rive del fiume Chili ai piedi del vulcano El Misti.
E' chiamataLa Ciutad Blanca per il colore degli edifici costruiti con blocchi di sillar (materiale vulcanico).
Nel 2000 è stata dichiarata patrimonio dell'umanità.
Interessanti visite a Plaza de Armas, Catedral, Iglesia di San Francisco, Monasterio de Santa Catalina, Mansiòn del Fundador, strade, stradine, piazze e piazzette.
YANAHUARA
Yanahuara è un grazioso sobborgo di Arequipa posto in collina.
Dal suo belvedere si gode uno splendido panorama sulla città e sul vulcano El Misti.
Nella pregevole Iglesia de San Juan Batista, costruita nel 1750, è custodita una veneratissima statua della Virgen de Chapi che si festeggia il 1° maggio.
RESERVA NACIONAL SALINAS Y AGUADA BLANCA
che si estende per 367.000 ettari ad un'altitudine di circa 4.300 m a nord-ovest dei vulcani El Misti e Chachani, sono protette le vigogne (camelidi sudamericani selvatici).In questa area naturalistica protetta,che si estende per 367.000 ettari ad un'altitudine di circa 4.300 m a nord-ovest dei vulcani El Misti e Chachani, sono protette le vigogne (camelidi sudamericani selvatici).
Negli specchi d'acqua si vedono i fenicotteri andini ed altri uccelli tipici.
RUTA 111
Il percorso da Arequipa a Chivay è impegnativo, ma allo stesso tempo è molto suggestivo sia per gli aspetti paesaggistici che naturalistici.
Per affrontare questa impresa, e superare le difficoltà fisiche causate dalle quote elevate, sono stati fondamentali i suggerimenti e l'assistenza della guida.
CHIVAY
Chivay è una cittadina coloniale abitata prevalentemente da popolazione di origine quechua.
Situata nella Valle del Colca, è un ottimo punto di partenza per le escursione al canyon.
YANQUE
Yanque è un piccolo centro rurale della valle del Colca, abitato prevalentemente da popolazione di origine quechua.
In piazza de Armas si trova una graziosa chiesa del XIX secolo.
In epoca precolombiana le differenti comunità della valle si distinguevano per la diversa conformazione del capo, infatti usavano bendare la testa dei bambini per deformarne il cranio.
Tale pratica fu vietata dalla Chiesa.
Oggi gli appartenenti a ciascuna comunità utilizzano un differente copricapo come segno distintivo.
MACA
Maca è un altro piccolo centro rurale della valle, abitato prevalentemente da popolazione di origine quechua.
L'abbigliamento tradizionale è di uso comune e non un costume indossato per compiacere i turisti.
In talune circostanze anche gli uomini indossano le gonne, ciò perché in passato i giovani si vestivano da donne per avvicinare le ragazze senza destare sospetti nei genitori.
CRUZ DEL CONDOR
Cruz del Condor è un noto punto di osservazione sopra uno sperone di roccia da dove è possibile vedere i condor che volteggiano sfruttando le correnti ascensionali del mattino e della serata.
Sulle ripide pareti del canyon nidificano una famiglia di questi uccelli.
Con un poco di attenzione è possibile scorgere anche altri uccelli più piccoli che vivono nella zona.
COLCA
Il paesaggio è mirabilmente disegnato dai terrazzamenti millenari, che già le civiltà preincaiche avevano impostato per la coltivazione di queste aree in pendenza.
Ciò consentiva di fruttare oculatamente l'acqua proveniente dai nevai circostanti.
La maestria degli inca perfezionò ed estese questo sistema ancora oggi in uso.
Le Isole flottanti, note anche come isole Uros, sono isole artificiali galleggianti, realizzate tramite sovrapposizione di strati di canne (totora) che crescono nelle acque meno profonde del lago Titicaca. Lo steso materiale è utilizzato per la costruzione delle capanne e delle imbarcazioni nonché come alimento ricco di calcio e iodio.
L'originaria popolazione Uros decise di abitare nell'acqua per sfuggire alle aggressioni degli Incas.
Le numerose comunità che oggi abitano queste isole sono popolazioni miste tra i nativi Uros e Aymara.
ISLA TAQUILE
Taquile è una piccola isola nel lago Titicaca, abitata da una comunità di lingua quechua che mantiene un forte senso della propria identità.
L'abbigliamento è strettamente codificato e rivela lo status di ciascun soggetto. Le donne indossano un lungo mantello nero e quelle sposate adornano l'orlo della gonna con colorati pon-pon. Gli uomini indossano un berretto di lana floscio (rosso per gli sposati e bianco e rosso per i celibi) ed una fascia alla vita che, se sposati, ne copre un'altra più rustica realizzata dalla moglie con propri capelli e lana bianca. Un copricapo diverso identifica le autorità.
PUNO
Puno è una città che si trova sulle sponde del lago Titicaca, fondata il 4 novembre 1668 nei pressi delle miniere di argento già sfruttate dalle popolazioni precolombiane.
Il nome del lago deriva dai termini titi (che significa puma) e caca (che significa pietra o fango) identificandone la forma e il colore.
Il Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo (circa 3.800 m) e si divide tra territorio peruviano (60%) e boliviano (40%). Per la presenza di tracce di sale, si ipotizza che in origine fosse un oceano.
PUCARÀ
Il toponimo Pucarà e simili è abbastanza diffuso nell'area dell'impero inca perché deriva dalla parola aymara e quechua "pukara" che significa "fortezza".
Questo villaggio è noto per i colorati portafortuna di ceramica a forma di toro (toritos), che si vedono anche sui tetti delle case.
Il Museo Litico Pucarà espone una piccola ma significativa collezione di monoliti antropomorfi provenienti dal sito preincaico locale (cultura tiahuanaco).
RAQCHI
Raqchi è un sito di origine preincaica.
In periodo inca è divenuto un importante punto di controllo lungo il sistema di collegamento tra la capitale ed il resto dell'impero.
Il complesso è costituito da differenti aree racchiuse all'interno di un muro difensivo di 4 km e comprende il tempio di Wiracocha, il quartiere residenziale, numerosi magazzini circolari, una lago artificiale, bagni cerimoniali e campi terrazzati.
ANDAHUAYLILLAS
Andahuaylillas è una cittadina abitata prevalentemente da popolazione di origine quechua.
E' posta a 45 km a sud di Cusco lungo la Ruta del Barroco Andino.
La maggiore attrazione è costituita dalla chiesa di San Pietro Apostolo (XVI sec.), è comunemente definita la Cappella Sistina delle Ande per i magnifici affreschi delle pareti.
L'Associazione Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo, assiste bambine e bambini attraverso la Casa nido "Santa Teresa di Gesù" (per orfani, abbandonati e ammalati); Casa di accoglienza "Opera San Tarcisio" (per bambini della strada); Centro educativo benefico "Santa Maria Goretti" (scuola gratuita per bambine e ragazze povere); Centro educativo benefico "Francesco e Giacinta Marto" (scuola gratuita per bambini e ragazzi poveri); Laboratori professionali; Missioni tra gli Indios dell'Alta Cordigliera.
RUMICOLCA
Rumicolca deriva dalle parole quechua rumi (pietra) e qullqa (deposito).
Si tratta probabilmente di un acquedotto costruito dalla popolazione preincaica Wari, per portare l'acqua dalla laguna di Huacarpay a Pikillaqta.
Successivamente fu modificato dagli Inca per segnare il confine tra la regione nord di Cusco e la regione sud di Puno.
CUZCO
Qosq'o in lingua quechua vuol dire Ombelico della terra.
E' stata fondata nel XII secolo da Manco Capaq e divenne capitale del prospero impero Inca.
L'8 novembre 1533 Francisco Pizarro fece il suo ingresso trionfale nella città.
La città coloniale fu costruita sulle strutture inca esistenti e distrutte dagli spagnoli.
Piazza de Armas fu realizzata su una porzione della piazza principale della città inca; il convento di San Domenico fu costruito sulle rovine dell'area sacra inca Qorikancha.
Cuzco è una città elegante e raffinata ricca di storia, arte e cultura.
E' fondamentale visitare la Cattedrale con l'adiacente chiesa del Triunfo e la chiesa de Jesùs Maria, la chiesa della Compania de Jesùs, la chiesa di Santa Catalina, il Museo Inka, le mura del periodo incaico, viale El Sol, le rovine del Qorikancha all'interno del monastero di Santo Domingo, il tempio de la Merced, il mercato di San Pedro, i mercatini dell'artigianato e molto altro ancora.
spesso la Palza de Armes è allestita con le bandiere arcobaleno del'impero Inca.
SAQSAYWAMAN
Saqsaywaman in lingua quechua significa falco soddisfatto.
E' un imponente complesso religioso-militare edificato sulla collina che sovrasta Cuzco.
Il sovrano inca Pachacutec dette a Cuzco la forma di un puma e Saqsaywaman ne raffigura la testa i cui denti sono costituiti dalle mura a zigzag poste su tre livelli, dove si trova anche una singola pietra di oltre 300 tonnellate. Nel 1536 fu centro di una cruenta battaglia tra gli incas e gli spagnoli.
Tutti gli anni il 24 giugno si svolte la rappresentazione dell'Inti Raymi.
TAMBOMACHAY
Tambomachay è un sito posto in un luogo ritirato dal percorso principale nei pressi di Pukapukara.
E' costituito da una vasca cerimoniale che convoglia l'acqua di una sorgente della quale non si conosce l'origine.
Il sito era dedicato al culto dell'acqua.
PUKAPUKARA
Il nome di Pukapukara deriva dal quechua puka (rosso) e pukara (forte).
Infatti si tratta di un posto di guardia che domina la vallata di Cusco che, in talune circostanze di luce, assume una colorazione rossastra.
Nella parte inferiore è ubicata l'area residenziale mentre la parte superiore si trovano i magazzini ed un'ampia spianata d'osservazione.
PISAC
Il villaggio coloniale è noto per l'ampio e colorato mercato.
La cittadella Inca è aggrappata ad uno sperone di roccia triangolare dal quale domina le profonde gole del fiume Urubamba e la spettacolare vallata disegnata dai terrazzamenti ad ampie linee curve.
In cima si trova il centro cerimoniale con resti di templi, il presidio militare e le canalizzazioni d'acqua.
Sulla parete opposta della gola, inaccessibile ai turisti, si notano centinaia di buchi, si tratta di tombe inca che sono state profanate dai tombaroli.
OLLANTAYTAMBO
Spettacolare sito inca costituito da ripide terrazze a difesa dell'area sacra posta in cima. Il tempio è costruito con enormi lastre di pietra finemente lavorate. La cava è posta a 6 km di distanza sul fianco di una montagna sulla sponda opposta del fiume Urubamba.
Per l'attraversamento del fiume, gli incas collocavano le i blocchi di pietra sulla sponda e poi deviavano il percorso dell'acqua.
Sulla montagna opposta realizzarono dei magazzini frigoriferi per le derrate deperibili.
AGUAS CALIENTES
Aguas Calientes (acque calde) è una cittadina collocata nella profonda valle sottostante il sito di Machu Picchu ed è, per questa ragione, il miglior punto di partenza per la visita delle antiche rovine inca sia che si decida di arrivarvi in bus che di percorrere i sentieri a piedi.
WAYANA PICCHU
Il nome deriva dal quechua Wayna (giovane) Picchu (montagna).
L'ascesa a questo ripido picco è tanto impegnativa quanto spettacolare.
I ripidi gradini scavati nella roccia in mezzo alla foresta nebulare e le corde di acciaio conducono a inattesi terrazzamenti e costruzioni cerimoniali, fino alla quiete della cima.
La fatica fisica per l'esclusiva escursione è ampiamente ricompensata dal panorama unico e mozzafiato.
MACHU PICCHU
Machu Picchu, Patrimonio dell'Umanità, è il sito archeologico più famoso e ammirato di tutto il continente.
E' un complesso imponente, rimasto avvolto e protetto dalla foresta per molti secoli. Sconosciuto ai conquistadores spagnoli, fu scoperto quasi casualmente dallo storico americano Hiram Bingham durante un'esplorazione con gli abitanti del luogo.
Le notizie su questo insediamento inca sono ancora approssimative e ciò affascina i viaggiatori che possono fantasticarvi ampiamente.
Attraversando una serie di terrazzamenti si arriva ad alle vasche cerimoniali collegate le une alle altre da ripide scale. In cima si trova il Tempio del Sole, sotto il quale c'è una grotta naturale (Tomba del Re) nella quale è scolpito un altare gradini ed alcune nicchie. Proseguendo si arriva alla cava di estrazione della pietra. Attorno la Piazza Sacra sono disposti la Casa dell'Alto Sacerdote, il Tempio delle Tre Finestre ed il Tempio Principale (danneggiato a causa di uno smottamento). Su una piccola altura dietro la Sacrestia si trova l'Intihuatana che è un osservatorio del sole che segnala i solstizi.
Una scalinata scende all'ampia Piazza Centrale che separa la zona cerimoniale (la cui realizzazione è molto accurata) da quella residenziale (che presenta murature più grossolane).
Attraverso l'intricato labirinto di passaggi si arriva lla zona industriale e quindi al Tempio del Condor, una pietra scolpita a terra ne raffigura la testa mentre le ali spiegate sono realizzate con pietre sovrapposte ad uno sperone di roccia naturale.
RUTA MAYA
GUATEMALA - MESSICO - HONDURAS - CUBA, 5 - 22 MARZO 2009